venerdì 27 maggio 2011

Come si crea un gioiello personalizzato..


Il Gioiello personalizzato..
Ormai non esistono quasi più i veri e vecchi laboratori di produzione orafa, forse il duro lavoro, forse la tradizione che non è stata tramandata negli anni, o forse la semplice mancanza di “ispirazione” hanno reso il nostro paese pieno di gioiellerie e negozi di griffe prestigiose, ma scarso di laboratori orafi artigianali.
Il nostro è un laboratorio orafo artigianale, non una gioielleria. Con tutto il rispetto che abbiamo per le gioiellerie, dobbiamo comunque affermare nettamente questa differenza.
Quali sono le differenze tra laboratorio artigianale e gioielleria?
Gioielleria: Negozio che commercia i gioielli. Il gioielliere, in molti casi, è un “semplice” commerciante, esperto di gioielli a fini commerciali e non “tecnici”. La gioielleria basa il proprio lavoro sulla compra-vendita di gioielli e oggetti preziosi, orologi e argenteria.
Il gioielliere acquista da un fornitore, che a sua volta acquista in una fabbrica o in un laboratorio di produzione.
Quindi in sintesi, solitamente, il cliente che acquista in una gioielleria acquista un qualcosa di “terzo passaggio”: Fabbrica - Fornitore - Gioielleria - Cliente.

Ma in molte circostanze esistono anche dei quarti o quinti passaggi: Gioielli di alcune marche (non tutti ovviamente) non provengono dalla sede madre del marchio stesso, ma vengono lavorati in laboratori distaccati su commissione, italiani o, soprattutto negli ultimi anni, stranieri.
Quindi in questa circostanza il gioielliere ordina al proprio fornitore un determinato gioiello, il fornitore a sua volta lo ordina all’azienda, e l’azienda lo ordina al laboratorio di costruzione, e, è già capitato, alcuni laboratori di costruzione commissionano a loro volta alcune parti della lavorazione, sia per mancanza di macchinari specializzati, sia per intensa mole di lavoro.

Fatta questa lunga ed esauriente parentesi, torniamo all’argomento che caratterizza questo articolo e il nostro laboratorio artigianale: L’artigianalità del gioiello e la sua personalizzazione..
Visto il divario incolmabile che esiste tra cliente e azienda, diventa sempre più difficile, per il cliente finale, personalizzare un gioiello a proprio gusto e piacimento. Gli utenti in cerca di un gioiello particolare devono attendere che quel tema vada di moda, esempio: Se vi piacevano i gioielli con diamanti neri 20 anni fa avreste avuto una grandissima difficoltà ad acquistarne uno, perché ancora non erano di moda.
Stessa cosa per i gioielli in oro rosa: Solo negli ultimi anni hanno avuto un grosso rilancio, anche se l’oro rosa, a mio giudizio, è elegantissimo. Quindi ci si trova impossibilitati ad acquistare un gioiello particolare in base alle proprie idee.
Certo è che alcune tipologie di gioielli non passano mai di moda, e il mercato ne produce sempre in grandi quantità, è un esempio per i gioielli a forma di cuore, o per i gioielli a forma di fiore, cambiano i tipi di metallo (prima veniva usato molto l’oro giallo ora l’oro bianco) cambiano le mode e i modi di indossare gioielli, ma alcuni “simboli” sono intramontabili e sempre disponibili.
Ma cosa succede se il vostro gioiello è davvero “diverso” dalla massa? Succede che dovete sudare parecchio, a meno che non viviate in una grande città dove ancora esistono orafi di “vecchio stampo” altrimenti siete destinati ad aspettare, oppure a cercare su internet e trovare noi.
E’ l’esempio di Francesco, un nostro nuovo cliente e amico, affascinato da un simbolo molto particolare, praticamente introvabile oggi, avrebbe avuto successo in passato, in epoca medievale.
Si tratta di un “Uroboro” un drago/serpente che morde o mangia la sua coda. Un animale misterioso, molto particolare, anzi, troppo particolare, e quindi introvabile nel mercato odierno sotto forma di gioiello se non in forma di bigiotteria.
La bigiotteria è molto varia, e non mancano gioielli con forme particolari e rare come draghi alati, uroboro e via dicendo, anche perché il mercato della bigiotteria e dell’argento è molto indossato da chi ha uno stile “metallaro” e quindi affascinato dal tema mitologico, medievale, fantastico ecc.
Ma per farlo in oro in platino e con pietre preziose? Cosa si deve fare? E il “povero” Francesco non sapeva davvero cosa fare, ma alla fine ci ha trovato.
Un’e-mail, un disegno, alcune telefonate, una ricerca storica e iconografica dell’uroboro, e sono cominciate le prime bozze di progetto; questo è il laboratorio orafo artigianale, dove i gioielli vengono creati appositamente in base alle esigenze del cliente, che siano “normali” o molto molto particolari.
Abbiamo cominciato partendo dal fatto che questo uroboro doveva diventare un "anello uroboro" e non un bracciale, che forse sarebbe stato più semplice da realizzare, perchè avremmo avuto a disposizione uno spazio di lavoro migliore, ma inevitabilmente molto molto dispedioso rispetto ad un anello, e poi l'anello era quello che cercava Francesco, perchè il regalo doveva essere per un fidanzamento.
Dopo le prime bozze cartacee abbiamo proseguito il lavoro con alcuni modellini in cera, che sono stati utilissimi per avere un quadro generale del futuro anello e della sua struttura.
Durante le fasi di progettazione abbiamo eliminato alcuni particolari troppo "sporgenti" dell'uroboro, come le ali, e le zampe, e ci siamo concentrati sul concetto base della sua iconografia: Drago che ingoia la sua coda, divisione del copro in quattro parti ad indentificare le 4 stagioni (tutti simboli legati alla continuità, all'infinito, trasmessi ovviamente come messagio di "amore infinito") abbiamo prefito dare importanza al particolare della testa del drago, adornato con un dimante solitario posto sopra la testa e con degli zaffiri blu incastonati nei suoi occhi.
La struttura squamosa del drago è stata stilizzata a mano, con lavorazione a bulino, mentre, per impreziosire ulteriormente il gioiello, è stata creata una fitta serie di pietre preziose incastonate lungo tutta la sua crasta, fino ad arrivare alla parte sottostante.
In base ai gusti della fortunata che riceverà il gioiello abbiamo optato per degli zaffiri taglio quadrato e taglio a goccia, di un colore blu molto intenso, che contrastano ottimamente con la struttura in oro bianco dell'anello e con il diamante solitario centrale di circa 0,45 carati.

Questo è un lavoro artigianale fatto a mano, su richiesta, su misura, ascoltando le esigenze di Francesco, i gusti della sua ragazza, il suo budget..
Ascoltare: Questa è la chiave principale del lavoro, "ascoltare", sentire e capire cosa si aspetta da noi il nostro cliente, guidarlo, aiutarlo e portarlo ad una realizzazione finale ad "opera d'arte".
Questa è la creazione di un gioiello unico ed inimitabile, questo è il rapporto vero che deve esserci tra "Cliente" e Artigiano.
L'anello è ora in lavorazione, questo articolo proseguirà quando l'anello sarà ultimato, così potremo pubblicare anche le immagini del gioiello finito, per dare un confronto "visivo" di cosa può nascere da un'idea, anche se molto particolare.
A breve pubblicherò il secondo articolo...
Buon fine settimana a tutti da Adriano Gasbarri

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